giovedì 25 agosto 2011

Le antiche strade romane


L'attuale termine strada deriva da viae strata cioè via lastricata. Ogni strada romana, aveva una struttura ben precisa e si sviluppava in modo più o meno rettilineo. Originariamente le dimensioni delle strade erano sancite dalle XII Tavole: per esempio la larghezza media andava dai 4 ai 6 metri, potevano avere due marciapiedi (margines) laterali di 2/3 metri di larghezza circa o anche più. Avevano uno spessore che andava dai 90 ai 120 cm, ed erano formate da una massicciata di tre strati di pietre sempre più piccole, legate con malta (ciò per permettere una maggior resistenza e durata nel tempo), e dal piano stradale lastricato, costituito da uno strato di blocchi di pietra spianati e accostati. La costruzione iniziava con il scavare un "letto" tra due solchi, i quali ne delimitavano la larghezza, nel quale sarebbero stati posati i vari strati di pietre. Lo strato più basso, era composto da pietre molto grandi come sassi ed era detto statumen, il secondo chiamato rudus era formato da ciottoli di medie dimensioni, il terzo da ghiaia mista ad argilla detto nucleus, ed il quarto era il vero e proprio manto stradale chiamato pavimentum: esso era composto da lastre grosse e piatte adagiate in orizzontale, ma con una forma lievemente convessa per facilitare lo scolo delle acque piovane, verso le canalette di scolo, sempre presenti nelle vie cittadine ( * da  www.imperium-romanum.it)



La Via Appia è una delle più importanti, se non la più importante, strade dell’Impero Romano (veniva chiamata “regina viarum”). Fu costruita nel 312 a.c. circa dal censore Appio Claudio Cieco e collegava l’Urbe a Brindisi, il principale porto dell’epoca per commercializzare con la Grecia e l’Oriente. Curiosità: la Via Appia fu la prima strada romana sulla quale vennero installate le cosiddette “pietre miliari“: un cippo iscritto, posto sul ciglio stradale, utilizzato per scandire le distanze lungo le vie pubbliche romane (* da http://stradediroma.wordpress.com).


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